Neu Radio approda alle degustazioni "Compagni di Merende": momenti di condivisione e convivialità all'insegna del buon vino e buon cibo per scoprire e valorizzare le storie e le tecniche di produttori che con passione e etica lavorano la terra.
In ogni appuntamento un podcast per approfondire i temi di sostenibilità, etica e qualità a partire dai prodotti selezionati sul banco di Drogheria delle Api e, durante l'evento serale, la sonorizzazione a cura dei djs di NEU RADIO
Gli appuntamenti:
Martedì 4 aprile - 4 Vini x 4 Formaggi
Venerdì 14 aprile - Orange sì o no? Stesso vitigno con o senza macerazione
Martedì 18 aprile - Una serata in dolce
Venerdì 28 aprile - Tutti pazzi per le bolle
Tutte le settimane, all’interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti. Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di marzo
Buon ascolto!
Enzo Baruffaldi - memoria polaroid - un blog alla radio
En Attendant Ana - "Principia" (Trouble In Mind Records)
Gli En Attendant Ana sono un quintetto parigino che suona un indiepop colto e raffinato, in parte ispirato alla ricerca degli Stereolab e delle Electrelane, in parte erede della suadente tradizione degli chansonnier e in parte innamorato delle linee più libere e aperte del jazz.
La band francese arriva ora al terzo album, intitolato “Principia” e pubblicato dall’etichetta di Chicago Trouble In Mind Records. “Principia” rappresenta un importante punto di svolta nel percorso di maturazione degli En Attendant Ana, espandendo e perfezionando ulteriormente la felice fusione tra intellettuali sperimentazioni e dolcezze pop.
Guidata dalla voce radiosa e sicura di Margaux Bouchaudon, principale autrice delle canzoni, la band francese sa costruire canzoni tanto docili quanto inquietanti, languide oppure scontrose. Gli En Attendant Ana raccontano di avere composto questo nuovo album “da un punto di vista carico di confusione sullo stato del mondo e sul nostro ruolo dentro di esso, andando in cerca di risposte tanto all'esterno quanto all'interno di noi stessi”.
I testi parlano del collasso sociale, dell’inesorabile consumismo, delle aspettative troppo alte che assillano la nostra quotidianità e del nostro bisogno di fuga. Eppure, gli En Attendant Ana sanno affrontare questi argomenti pesanti con un tocco lieve, senza cedere al dramma e alla tristezza, ma consapevoli quanto basta per riconoscerne e denunciarne la presenza e l’influenza.
Nell’esplorazione estesa di “Principia”, troviamo alcuni punti fermi: la tromba e il sassofono del polistrumentista Camille Frechou; certe chitarre quasi velvetiane; certe propulsioni ritmiche kraut, che all’occorrenza sanno trascinare il suono verso un martellante rumore. Ma quello che si può definire come vero ed eclatante elemento distintivo di questi “nuovi” En Attendant Ana è la disinvolta competenza con cui, all’interno di un album coeso e compatto, sanno dispensare eleganza e fascino in forma di pop.
Malcolm Simoni - No Cap
Toulouse Low Trax - Leave Me Alone (Bureau B)
“Leave Me Alone” è il quinto album in studio di Detlef Weinrich, in arte Toulouse Low Trax. Ex resident del celebre club di Düsseldorf “Salon des Amateurs” (insieme ad altri fuoriclasse della scena elettronica internazionale come Lena Willikens e Vladimir Ivkovic), Toulouse Low Trax ha prodotto un disco dall’elettronica giocosa, che decostruisce e ricostruisce i classici ritmi da club, giocando con la dub, il funk e sfumature jazz. Su questo tessuto sonoro, si installano in alcune tracce le performance vocali del poeta e artista multidisciplinare francese Fran e della “nostrana” Eva Geist (che in “Ossia” recita un testo di Pasolini).
Sam Smith - Gloria
Molte artiste e artisti contemporanei hanno denunciato le condizioni contrattuali attuali di chi fa musica: un disco viene prodotto e distribuito solo se adatto a piattaforme come TikTok o Instagram. Forse, in questo momento di supremazia del reel, proporvi la voce del cantautore britannico Sam Smith, i cui brani figurano tra le “colonne sonore” più utilizzate sui social, potrebbe sembrare una banalità.Ma l’album Gloria, l’ultima fatica dell’artista, è un’opera simbolo, espressione dei tempi che cambiano, e non solo nei contratti delle major. Il singolo Unholy è diventato n 1 nelle classifiche Billboard, collocando al primo posto, per la prima volta nella storia, due artistə dichiaratamente queer, non binarie e trans. Non solo. Kim Petras è diventata con questo singolo la prima artista trans a vincere un Grammy. Che dire? I delatori da tastiera staranno rosicando, penso soprattutto a quella fetta di pubblico frustrato e insicuro che nei mesi scorsi ha riempito i social di Sam Smith di commenti velenosi, tesi a colpire la forma fisica del cantante, il quale però non si è lasciato abbattere. Anzi, la sua roboante sensualità, flamboyant direbbero gli anglofoni, viene esaltata ad ogni apparizione pubblica, tra una tutina di Swarovski e un mantello dalle ampie volute disegnato appositamente per lui da Pier Paolo Piccioli. Insomma, io amo Sam Smith perché è una ragazza semplice (come me) e come dice RuPaul, la cui voce echeggia nell’intro del brano I’m not here to make friends: If you can't love yourself, How in the hell you gonna love somebody else?
Bono/Burattini - Suono in un Tempo Trasfigurato
Il disco della settimana di Portico è nato sotto i portici. Suono in un Tempo Trasfigurato, a firma Bono/Burattini è infatti l’album di due musiciste bolognesi, Francesca Bono, voce degli Ofeliadorme e Vittoria Burattini, batterista dei Massimo Volume. Se aggiungiamo che è stato mixato e registrato da Stefano Pilia nel 2021 in due studi di registrazione cittadini e che il lavoro viene pubblicato dalla Maple Death, se ne deduce la sua matrice bolognese al 100%. In realtà è un disco dal respiro internazionale, ispirato ai cortometraggi della regista anni ‘40, Maya Deren, quasi interamente strumentale, con l’utilizzo del synth Juno 60 da parte della Bono e delle percussioni curate dalla Burattini. Sonorità che spaziano dalle colonne sonore anni 70, alla cosmic music, dal krautrock, alla library music per un affascinante viaggio sonoro che merita di essere percorso tutto di un fiato dall’inizio alla fine.