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Tutte le settimane, all’interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti. Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di novembre

Buon ascolto!

Luca Garuffi - Stagione Zero 

BadBadNotGood - Talk Memory

Uscito da poco su XL Recordings, l'ultimo lavoro del trio canadese è un album che definirei epico. Sia per quanto mi è piaciuto, sia per come suona. Cavalcate virtuose si alternano a momenti di morbida pace quasi statica. Come una sorta di susseguirsi di momenti di veglia (sveglissimi) e di sonno (profondo). I virtuosismi, in passato a volte esagerati, qui si incastrano e si danno il cambio in modo molto naturale ed integrato con la struttura di ogni pezzo e dell'album intero. Disco della settimana, del mese e forse anche di più.

 Albi Bello - Museek:Response

Lone – Always Inside Your Head (Greco Roman)

A distanza di 5 anni dall’ultimo album, nuovo lavoro per Lone dopo la burrascosa uscita della R&S Records, accusata lo scorso febbraio di discriminazione razziale e immediatamente abbandonata da artisti di punta del calibro di Paul Woolford e lo stesso Lone. Accasatosi dunque su Greco Roman (etichetta fondata tra gli altri da Joe Goddard degli Hot Chip), ecco il nuovo album Always Inside Your Head: 10 tracce tra cui Realise, mia preferita al momento in un lavoro in cui non si sprecano le citazioni, che vanno dalla jungle più rilassata ed elegante di LTJ Bukem a trattamenti sonori vicini a dream pop e shoegaze, che lo stesso Lone cita spendendo i nomi di Cocteau Twins e My Bloody Valentine. Un disco che conferma le capacità di Matt Cutler di mantenere uno stile preciso, riconoscibile ed originale anche quando estremamente derivativo, in uno dei lavori decisamente più rilassati del suo catalogo. Un lavoro fresco per chi non conosce Lone, e al contempo rassicurante certezza come il tepore di una copertina in lana sul divano a novembre per i fan di vecchia data.

Federico Ferrari - Sunspots

POZI - Typing (Prah Recording)

Il nuovo ep su 12” di questo trio di Londra conferma quanto di buono era stato espresso nelle realizzazioni recenti (un album e un altro 12”).

La particolarità della formazione (Toby Burroughs batteria/voce, Rosa Brook violino/voce e Tom Jones basso/voce), quindi assenza di chitarre, esalta il mood espresso da questo gruppo, una sorta di descrizione viscerale delle ansie del presente inglese e occidentale, dove non vi sono certezze di alcun tipo e dove la parola “futuro” supera l’accezione di Mark Fisher; l’impossibiltà di immaginarlo è surclassata dalla sicurezza che tutto volge al peggio. Forse l’unica strada sensata è quella che anche i Pozi propongono: interpretare l’”oggi” attraverso un’arte minimale ma abrasiva e produrre arte che offre almeno al momento, una risposta.

Gabriele Damiani - Alla Giamaicana!

Various Artists -  Rocksteady People JDI's Supreme 13 Hits

Rock A Shacka (Osaka, Japan) ha fatto uscire il 2 novembre questa compilation, in formato LP, CD e digitale, la prima in assoluto dedicata a raccogliere il materiale dell'etichetta giamaicana JDI, un'etichetta oscura ricercata da collezionisti di tutto il mondo. JDI ha lavorato per 3 anni, dal 1965 al 1967, periodo a cavallo tra la fine dell'epoca ska e il momento di massimo splendore del rocksteady. Questa etichetta era diretta da Mr Copley Johnson, con base al Johnson's Drive In. Nella raccolta sono contenuti pezzi con backing a cura delle due resident band, The Diamonds e Los Caballeros, strumentali o cantati da voci quali quella di Lloyd Williams e Roy Panton. Il suono delle produzioni JDI è curato e ben definito, con un feel molto diverso rispetto al suono di Studio One o di Prince Buster.

Sono diversi i pezzi inclusi nella compilation le cui liriche sono dedicate ad uno dei temi caldi dell'epoca: i rudeboy ed il loro temperamento focoso (Rude Boy's Prayer, Control Your Temper, Beware Rudie). 

Ho scelto proprio Beware Rudie di Roy Panton, accompagnato da Los Caballeros, per presentare questa compilation veramente interessante, sicuramente dedicata al pubblico degli hardcore conosseurs ma godibile anche da chiunque sia interessato a scoprire gemme meno conosciute della produzione musicale giamaicana dei mid '60s.

 

 

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Sabato 20 novembre NEU RADIO lancia il primo appuntamento di “ ”, un nuovo un ciclo di serate di sonorizzazione dei suoi spazi al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Una doppia coppia di dj, tre dei quali residenti della radio insieme a un ospite esterno, si alterneranno ai piatti per costruire un dialogo attraversando generi, decadi e immaginari musicali, tracciando un percorso sonoro in divenire.
Tra rimandi e assonanze, “Doppio Misto” vedrà la formazione di un duplice ambiente: sonorità concepite per trovare posto nel White Cube antistante la sede dell'emittente, accogliendo il passaggio del pubblico in visita al museo, seguite da sonorità consone allo spazio caldo e attivo del bar Ex Forno MAMbo, per una serata che si prolungherà fino a notte inoltrata
Dalle 17.00 alle 19.00 la serata avrà quindi come epicentro lo studio radiofonico nel foyer del museo, con una diffusione della sonorizzazione in streaming sul sito www.neuradio.it.
La sonorizzazione si trasformerà dalle 19.00 fino a notte inoltrata, acquistando la forma di un dj set vero e proprio ospitato dal bar Ex Forno del MAMbo.

Tutte le settimane, all’interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti. Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di ottobre. Buon ascolto!

La Totta - Uniquest

Caleb Landry Jones - Gadzooks Vol. 1

Se qualcosa o qualcuno è in grado di riportarmi alle atmosfere di Sgt. Pepper per me ha già fatto qualcosa di magico. Se a farlo è un artista poliedrico che mentre ha pubblicato due album in un anno ha anche vinto il premio come miglior attore a Cannes, mi sembra straordinario. Un incontro casuale con Jim Jarmusch lo ha portato nell'orbita della Sacred Bones, che ha pubblicato l'album di debutto del 2020 "The Mother Stone". "Gadzooks Vol. 1", secondo lavoro di Caleb Landry Jones, prodotto da Nic Jodoin (Black Rebel Motorcycle Club, The Black Lips), mette a fuoco la direzione intrapresa con più precisione, viaggiando tra visioni psichedeliche e teatralità circense, viaggi onirici e luccichii glam alla T.Rex. Uno stravagante dandy che passa dalla gioia alla disperazione, dall'orrore all'umorismo disinvolto: come un'estensione dei ruoli che l'attore e autore ha interpretato, si susseguono personaggi surreali e colpi di scena in un regno sonoro ricco e strutturato che trasmette la sensazione di ascoltare una produzione teatrale o cinematografica. Non è raro che un attore si cimenti nella carriera di musicista, ciò che è raro e che va riconosciuto a Caleb Landry Jones, è il fatto che non solo sta esplorando musicalmente diversi terreni in termini di suoni psichedelici, ma sta reinventando quei suoni in un modo che sembra sempre nuovo e personale. Pronti a partire per un magico viaggio mistico?

Enzo Baruffaldi -  polaroid - un blog alla radio

Ducks Ltd. – “Modern Fiction” (Carpark Records / Royal Mountain Records)

Bastano pochi secondi dell'attacco di questo album per avere già un'idea abbastanza precisa di quello che ci aspetta. Una chitarra tagliente rivela all'istante le proprie influenze: dal classico pop irregolare neozelandese di Clean, Chills o Verlaines, alle frenesie dei Feelies; dalle chitarre scintillanti dei R.E.M. alle raffinatezze dei Go-Betwees.
Eppure, in questo debutto intitolato “Modern Times”, i canadesi Ducks Ltd. mostrano un talento non comune nel riuscire a non cedere mai alla semplice imitazione. Le ispirazioni dichiarate restano tali, ma questo suono brilla di luce propria, con una profondità, una tesa accuratezza e una pura e semplice voglia di divertirsi che lasciano incantati.
Il duo di Toronto è formato da Tom McGreevy e Evan Lewis: il primo scrive i testi, canta e suona chitarra e tastiere, mentre il secondo programma la batteria e suona il basso. Ogni tanto interviene la band dei The Beths per dare una mano in qualche coro.
“Modern Times” racchiude in dieci canzoni una quantità smodata di melodie a presa rapida, un'urgenza irrefrenabile fatta di ritmi trascinanti, ritornelli euforici e testi consapevolmente e
ostinatamente nichilisti, rapide istantanee della contraddittoria vita sotto il capitalismo.
Anche per questo, forse, il jangling-pop dei Ducks Ltd non cede al lato più twee di questa musica, ma preferisce uno slancio più incline a un post-punk asciutto e spigoloso, quanto mai impetuoso ed efficace.

Giovanni Gandolfi - Tinnnitus

Snail Mail - Valentine (Matador Records)

La ventiduenne Lindsey Jordan, di stanza nell’East Village a New York, è diventata una delle artiste indie rock più strazianti in circolazione, scavando nelle parti belle e brutte dell'essere giovani, sensibili e innamorati. Col suo nome d’arte di Snail Mail aveva già pubblicato nel 2018 l’esordio “Lush” e con questo secondo album, pubblicato dalla Matador records ed intitolato “Valentine”, continua sul tema attraverso 10 nuove canzoni che hanno catturato l’attenzione della critica specializzata finendo anche sulla copertina dell'NME.

Gabriele Savioli - Poptones

Fay Hallam - Modulations

Nuovo album per la cantante ed organista Fay Hallam, la soul queen di Wolverhampton, da tantissimo tempo figura cardine del suono sixties beat inglese a forti tinte soul e rhythn’n’blues, prima con i Makin’ Time, poi con Prime Movers, Phaze ed infine con il suo Fay Hallam group. 

Modulations, registrato durante il lockdown del 2020, è un album interamente strumentale composto da Fay insieme al bassista Andy Lewis, qui in veste anche di produttore. L’album è un insieme di soul, cool jazz, lounge, oltre alle più classiche tracce groove nelle quali è l’Hammond id Fay a farla da padrone. In alcuni brani Fay rivisita il proprio passato, naturalmente in chiave strumentale, altri sono stati composti appositamente per questa raccolta; uno di questi è l’opening track intitolata Long Strides

 

Ogni sabato in diretta dalle 12.00 alle 13.00 su www.neuradio.it, va in onda Indi(e)pendenze, un programma a cura di Matteo Maioli, come contenuto esclusivo per lo streaming in collaborazione con gli amici riminesi di Radio Casotto.

Se te lo sei perso, clicca sul titolo per ascoltare le puntate andate in onda a ottobre!

Indi(e)pendenze w/Matteo Maioli - Ospite Francesco Pandini 

Il nuovo ospite di Indi(e)pendenze è Francesco Pandini, collaboratore per OndaRock e Salt Editions! In playlist l’ultimo dei Fine Before You Came e i classici Red House Painters, oltre a un tris femminile d’eccezione e alla ristampa dei neozelandesi Bailter Space!

Indi(e)pendenze w/Matteo Maioli - Ospite Samuele Conficoni 

Riparte Indi(e)pendenze, come sempre a cura di Matteo Maioli, con un ospite direttamente da Kalporz Webzine, il cuore dylaniano Samuele Conficoni! In playlist i nuovi ottimi lavori di Low e Goon Sax, il singolone di The War On Drugs e le due facce del soul con Sault e Durand Jones & The Indications.

Indi(e)pendenze w/Matteo Maioli - Ospite Gianluca Nicoletti (16.10.2021)

Indi(e)pendenze vi offre per questa edizione un Dj Set in vinile con selezioni dall’ultimo decennio di musica electro e clubbing, ospiti degli studi di Gianluca “Lappa” Nicoletti!

Indi(e)pendenze w/Matteo Maioli - Ospite Alessandro Hicks Mazzanti

Su Indi(e)pendenze ritroviamo un carissimo amico, Alessandro Hicks, direttamente da Contatto Radio con la sua The Magic Sugarcube per una playlist di qualità con gli highlights del 2020, oltre ad un focus su Daniel Johnston, Steve Wynn e il meraviglioso disco di Rodrigo Amarante.

Indi(e)pendenze w/Matteo Maioli - Ospite Mirko Sarti

Su Indi(e)pendenze siamo in compagnia di Mirko Sarti, ideatore della riminese Floppy Dischi, da anni fucina di talenti del panorama musicale italiano. Tra questi spiccano New Adventures In Lo-Fi e You.Nothing, in ascolto anche i protagonisti dello Slack Festival di Ferragosto come Chow e A/lpaca e il tributo ai Velvet Underground.