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Tutte le settimane, all'interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti. Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di gennaio. Buon ascolto!
Caterina De Feo di Mixtales
The Silhouettes Project - At the Bay
The Silhouettes Project, uscito per la tedesca Meeting Pot Music tra la fine di novembre e inizio dicembre (prima in vinile, poi in digitale), è uno di quei dischi che sei felice di consigliare agli amici, non solo per la qualità entusiasmante delle sue 15 tracce (una vera e propria collezione di oltre 30 giovani talenti emergenti della scena underground jazz, hip hip, beat britannica).
Racconta infatti anche la bella storia di un progetto collettivo di un gruppo di artisti, nato dal basso in maniera onesta e indipendente nel 2019 grazie a due intraprendenti “community organizer": Asher Korner (aka Kosher) e Jaden Osei-Bonsu (Eerf Evil).
The Silhouette Project era inizialmente concepito come uno spazio di condivisione - studio di registrazione - sala da concerto al Total Refreshment Centre in Hackney, Londra: un luogo dove musicisti, cantanti, producer che condividevano un’affinità elettiva di gusti, riferimenti e attitudine potessero incontrarsi, collaborare e creare.
Dopo oltre un anno di lavoro al Root 73 Studio ad Hackney, a partire dal settembre 2020 hanno cominciato a condividere ogni giovedì, singolo dopo singolo, le tracce nate delle sessioni in studio sulla pagina Bandcamp.
Ogni singolo tra l'altro corredato da una speciale copertina illustrata, opera dell’artista colombiano Sergio ''SagaUno'' Alférez.
Il disco finale è un disco davvero sorprendente: le 15 tracce nascono da collaborazioni, intrecci e contaminazioni profonde, e la qualità della musica lo testimonia.
La prima traccia, “At The Bay” di Bel Cobain e Lex Amor è un bel modo per entrarci dentro; da lì in poi non riuscirete a fermare il disco!
Per saperne di più: https://silhouettesproject.bandcamp.com/album/the-silhouettes-project
Etta Simone di Under the Influence
Lo aspettavamo da mesi, dopo ogni nuovo estratto la scimmia aumentava sempre di più e alla fine - già al primo ascolto - il nuovissimo album degli Sleaford Mods ci ha lasciati belli soddisfatti.
Spare Ribs prosegue proprio come ci si poteva aspettare dopo il già ottimo Eton Alive.
Le basi di Andrew Fearn si fanno sempre più imprevedibili e i cantati del caro Mr. Williamson proseguono di pari passo, discostandosi sempre più dalle mitragliate sputacchiose dei primi dischi per abbracciare ulteriormente una maggiore varietà di atmosfere e tempi pur senza perdere una briciola di quell'attitudine così punk - e così poco retromaniaca - che da sempre ha caratterizzato la proposta dei due ceffi da Nottingham.
Il pezzo che abbiamo scelto sembra quasi una Submission riscritta per questi anni così ìstrani ma che forse hanno molto in comune con l'arrabbiatissimo 1977 che diede al mondo il leggendario Never Mind The Bollocks.
Luca Garuffi di Stagione Zero
Madlib - Hopprock da "Sound Ancestors"
Madlib (con la produzione di Four Tet) farà uscire in questo mese l'album "Sound Ancestors". Per ora sono ascoltabili tre tracce in anteprima: Hopprock, Road of the lonely ones e Dirtknock. Il beat resta un sincopato boom bap, marchio di fabbrica di Madlib, ma Kieran Hebden va oltre (senza rifiutare) il sampling duro e puro, aggiungendo un qualcosa del suo tocco folktronico e un occhio più attento agli arrangiamenti. Il flow è ENORME.